domenica, settembre 30, 2007

el duende de la guitarra flamenca

Una domenica di inizio autunno. Sono a casa, più tardi arriveranno le mie amiche. Accendo la tv sapendo già che la spegnerò subito. Spengo la tv. Sento Patty, si sfoga, ci sfoghiamo. Possibile che nessuno faccia niente per cambiare le cose? Possibile che si lasci posto all'ignoranza, che si faccia di tutto per appiattire la gente, rendere tutti uguali e succubi della società? Mi rendo conto di avere un ghigno di disprezzo in volto. Scrollo la testa per cancellarlo, vado alla finestra.
Un cd. Uno dei souvenir andalusi del recente viaggio dei miei.

On, Play.
Una corrente gialla e rossa avvolge la stanza. Sul tappeto due tangueri ballano. La passione. Le chitarre. Inizio a battere le mani. No sono nacchere. Sto ballando, fa caldo, sento l'odore delle birre il calore della gente. Come me. Donne alte, scure ballano con lunghi vestiti colorati. Il chitarrista ha gli occhi neri, profondi. Mi guarda, mi travolge.
Finisce il pezzo. Lascia spazio ad una sonata lenta. Piano piano la stanza torna blu, il cielo grigio.
Anche oggi sono riuscita a viaggiare.

martedì, settembre 25, 2007

Liste.

Ho poco tempo per pensare ma molti soggetti. Verranno suddivisi in liste.

LISTA 1
Quando si registrava la canzone dalla radio alla cassetta. Si cercava inevitabilmente di non beccare la voce dello speaker (detto DJ) che inevitabilmente parlava sulla canzone. C'era però piu possibilità di trovare la propria c.p. (canzone preferita) nell'arco della giornata.

LISTA 2
I concerti di vasco
I tronisti di uomini e donne
Le mode
La mancanza di argomenti
Baci e abbracci e Monella vagabonda
Gli standard
...

LISTA3
Le melanzane alla parmigiana
Il relax
Il "take it easy"
Il mare
Il corso di fumetti
...

venerdì, settembre 21, 2007

Riflessione spicciola

Oggi ho scoperto che tra la roba di cancelleria, la cosa che preferisco in assoluto di più è la gomma.
Mi piace cancellare le scritte a matita.
Non tutte le gomme però sono uguali. Sono fantastiche quelle grandi e bianche. Ora ne ho una liscissima, color panna e grossa. Sembra un sassetto di quelli che si lanciano nell'acqua per farli rimbalzare. Ogni tanto la accarezzo perchè è troppo liscia. Come le pesche. A volte scrivo a matita solo per il gusto poi di cancellare. Poi mi piace l'odore della gomma e tutte le bricioline che si formano. Mi piacciono perchè creano disordine e io senza il disordine non ci so stare.
Anche se non posso tradire le staedtler nere.
Ma la gomma bianca a sassetto fa buona concorrenza.

Ritornello

Boh ho sta canzone in testa da questa mattina:
LA SEMPLICITA' - C.CONSOLI

Capita che tutto non basta
perdere tutto ciò che resta
Capita che qualcosa resta
e non sai cosa voglia dire
La semplicità, la semplicità
nelle cose che ami
per le cose che ami
mille strade cieli aperti
sopra la realtà

Capita quando sei vestito
credere di spogliare
il mondo
La semplicità, la semplicità
nelle cose che ami
per le cose che ami
mille strade cieli aperti
sopra la realtà
La semplicità, la semplicità
La semplicità, la semplicità
nelle cose che ami
per le cose che ami
nelle cose che ami
per le cose che ami
............... e non sai cosa voglia
dire
La semplicità, la semplicità
per me

giovedì, settembre 20, 2007

Vigilia di autunno

"Si sta come d'autunno,
sugli alberi le foglie"


E' la prima volta che mi trovo ad aspettare l'autunno.
E la cosa che mi ha fatto capire ciò è che ho già rinnovato da circa un mese il parco "giacche invernali". E ho notato che ho scelto tutto sul marrone. Non mi frega se questo colore non andrà di moda quest'anno. Sono anche entrata in possesso di una borsa degli anni '30 (marrone) opportunamente risistemata e la cosa mi riempie di gioia. A me piacciono un sacco le cose del passato. Infatti ho adocchiato una cassettiera, guarda caso marrone pure quella, che deve diventare mia.
Ho messo via tutte le scarpe estive prima del tempo.
Sono nel periodo "inscatolamento". Continuo a comprare scatole. Ho la camera piena di scatole :D Eppure basterebbe sistemare tutto negli armadi..no, io inscatolo tutto. Scarpe, vestiti, cose da bagno. Ovviamente tutto etichettato. Potrei farmi assumere in un magazzino.
L'altra cosa che mi fa capire che sto aspettando l'autunno è che ho già messo la canottiera. Credo di essere una delle poche ragazze al mondo che mette ancora la canottiera. Ma senza non riesco a vivere. E credo che mia mamma sia ancora una delle poche che quando sto per uscire, sulla porta, mi tira su la maglia e mi dice: "L'hai messa la canottiera?"

lunedì, settembre 17, 2007


Tempo, tempo comunque vadano le cose lui passa e se ne frega se qualcuno è in ritardo puoi chiamarlo bastardo ma tanto è già andato e fino adesso niente lo ha mai fermato..

Tempo quando stai bene lui va via come un lampo quando ti annoi un attimo sembra eterno il paradiso può diventare inferno tempo, ti frego con il ritmo ti cattura e ti chiudo in una ritmica di aspetto molto duro e ti organizzo in battute in quattro quarti all'ora non avrai tempo di liberarti e con le gambe muovo anche il cervello e allora il tempo sarà mio fratello e come lui mi darà sempre una mano mi darà tempo per andare lontano e come Ulisse cercherò di ritrovare quella mia isola ma tanto viaggiare sarà piacevole, sarà indispensabile anche se l'isola sarà irraggiungibile

venerdì, settembre 14, 2007

Registratori di cassa

So che non voglio vivere sempre allo stesso modo. So che la mia situazione attuale cambierà. Sono anni che lo dico. Beh non ci capisco piu un cazzo.




Navigo. Trovo un annuncio: " [...]CASSIERE DI NEGOZIO; Esperienze richieste: E'necessario aver maturato dimistichezza cn il registratore di cassa nel corso di esperienze precendenti in qualità di commessa o cassiera; [...]"

E' cosi difficile usare un registratore di cassa? Se io non ho esperienza in registratori di cassa non posso neanche permettermi un lavoro da aiutoapprendistacassieradinegozio a 747 euro nette al mese. Quando lavoravo al bar avere l'accesso al registratore di cassa era un privilegio di pochi. Dovevi aver maturato almeno 10 anni di lavoro e avere più di 40 anni. Quindi esser sopra il livello pizze focacce e torte. Io potevo digitare 1,30/1,80/2,50/4,00 euro quando facevo i gelati. E guai a sbagliare. Che poi basterebbe renderla più user-friendly. Nessuno mi ha mai spiegato qual è l'enigma nascosto tra quell'infinità di tasti. E dove si può maturare l'esperienza tale da avere un riconoscimento? Propongo la classe di laurea n. 56 della Facoltà di Economia e Commercio in Registratori di Cassa.

Aspiranti cassiere, contattatemi per info.

giovedì, settembre 13, 2007

Piccola parentesi di vita privata

Ieri ho fatto le bolle.
Non nel senso che sono impazzita. Beh quello un pò si.
Ho fatto proprio le bolle. Di sapone. Dopo che al mare, invano, ho cercato di farmele regalare da un bimbo di due anni e mezzo, ho dovuto comprarle. Ieri mi sono affacciata dalla finestra della mia cameretta al 5° piano e ho fatto cadere una cascata di bolle. Cioè salire perchè le bolle andavano su. Prima ne ho fatte tante piccine, poi ho iniziato a produrre quelle grandissime. E poi le seguivo. Una è quasi arrivata vicino al palazzo di fronte. Mi sembrava di essere mamma bolla che incitava la sua figlia bolla. "dai ancora un pò, dai che la fai". Mi piace da morire l'odore del sapone. Mi piace quando scoppiano sulla faccia che qualche goccia di sapone finisce in bocca e ne senti il sapore amarognolo. Mi piace perchè non sai mai quando scoppieranno.

Peccato che nessuno potesse guardare le mie bolle.
Le bolle erano il mio gioco preferito da piccola.
Direi anche da grande.

mercoledì, settembre 12, 2007

Buon Compleanno Uomo Focaccina!!


Il nostro blog fa un anno. Volevamo fargli una festa a sorpresa...
Non sapevo come festeggiare questo giorno, pensavo di prendere spunto da quelle puntate dei Simpson dove fanno vedere scene trite e ritrite, i momenti salienti... un the best of del Muffin Blog.

In quest'anno siamo cresciute, abbiamo riso, abbiamo pianto, abbiamo imparato cose nuove, siamo ancora amiche. Un pò imbranate abbiamo fatto i primi passi, i primi commenti, decidere cosa scrivere e come farlo. Abbiamo fatto un sacco di amici nuovi grazie al blog, e poi chi dice che le tecnologie creano isolamento...

Ad ogni frase un ricordo diverso. Io non rileggo mai i post vecchi, oggi mi è capitato di dare un occhio al passato. Solo li ti rendi conto di quante cose tu abbia fatto in questo anno che è passato.

"Posso però annunciare che la mia disintossicazione da MSN sta avendo successo".

"Il mio letto mi ha visto giocare con mia sorella, ha sentito che giorno dopo giorno diventavo sempre più “alta”, che iniziavo a scaldare una porzione sempre più grande di letto, mi ha vista piangere,e ha asciugato tutte le mie lacrime, mi ha vista sorridere e ridere di gusto, mi ha fatto riposare al pomeriggio, su di lui ho letto libri bellissimi, è li da sempre, anche quando facevo i brutti sogni. L’ho riempito di briciole, ho appoggiato sopra di tutto, borse, borsoni, valigie. E lui sempre li." da Patty - le tante cose che ho capito da una lacrima sul viso.

Il disegno è quello che è ma la grafica non sono io. E' la mia amica. Amica. Io sono una impiegata media con tanta fantasia e tanti sogni nel cassetto. Credo che anche lei li abbia.
Se mio papà la smettesse di chiamarmi riuscirei a concentrarmi su questo post. Mentre una zanzara a strisce cerca di mangiarmi e un moscone si diverte a planarmi addosso, penso all'anno che è passato. Come sempre è cambiato tutto e non è cambiato niente. Forse è tempo di bilanci non so. Ma poi lo sarebbe di nuovo tra tre mesi. La voglia di scrivere resta, quindi cari lettori (o cielo mi sembra la lettera iniziale dei giornali che ora mi sfugge come si chiama, mi pare editoriale) se volete continuare a seguire le paranoiche storie postittate di due amiche che riescono a mantenere un contatto quasi di 24 h ore al giorno tra di loro, non vi resta che fare un versamento di 50 euro sul conto di pat. e ogni giorno potrete ricere novità, oltre che ricette e consigli utili su come affrontare chi non vi capisce.
A domani.

Tema: una cosa che ti è successa nelle ultime 24 ore

Avevo un braccialetto di perline.
Avevo perchè ieri si è irrimediabilmente rotto e le piccole perline bianche e rosse si sono sparpagliate su tutto un pavimento non mio. L'avevo fatto al mare con tanta pazienza. Cinque perline rosse e cinque bianche e così via. Piccole perline scivolose. Andavo fiera del mio braccialettino. Lo mettevo sempre. Era largo apposta da rotolare sul polso, senza doverlo aprire, perchè solo una femmina sa quanto può essere noioso allacciarsi un braccialetto da sola. Roba da perdere 10 minuti buoni. Non so, ogni volta che mettevo il mio braccialettino, insieme a quello rosso di cordino con un delfino mi veniva in mente la canzone "lo strano braccialetto che indossa seempre May è il dono di un folletto che è sempre accanto a lei" E così quando li mettevo, insieme, mi sentivo un pò "magica Emy" o meglio "magica Patty".
Ieri si è impigliato a un gancetto e la sequenza dopo è stata tutte le perline sul pavimento. E non essendo a casa mia, mi pareva brutto inginocchiarmi a raccoglierle.
Si è fermato il tempo quando si è rotto.

Penso che quando si rompe un braccialetto di perline significhi qualcosa.

lunedì, settembre 10, 2007

Fata madrina dove cazzo seiii????

Disperata Cenerentola corse in giardino e singhiozzò: "E' proprio inutile. Non c'è niente da fare!" Ma in quel momento da una nuvola di polvere di stelle uscì una donnina dalla faccia tonda, avvolta in un mantello con cappuccio. "Sciocchezze, figliola" disse con voce dolce. "Asciuga quelle lacrime: non vorrai andare al ballo in questo stato!".

Vorrei sapere dov'è la mia Fata Madrina. Dovrebbe essere "a una lacrima da qui" e invece non si è ancora fatta vedere. Forse si sono dimenticati di assegnarmela quando sono nata.
Anche perchè oramai non ho più unghie da mangiare. Avevo smesso di mangiare le unghie. (Ricordo ancora quando decisi di cominciare: avevo visto un film di Walt Disney di due gemelle che non sapevano di essere gemelle. Una si mangiava le unghie, e decisi che dovevo farlo pure io)
Neanche la mia vespa questa volta è stata di grande aiuto. E credo che non lo sarà nemmeno il ballo.
Il mio cervello sta lavorando tanto in questi giorni, è talmente stremato che ha dovuto attingere nel cervello degli altri. Ha attinto nel mio cuore. Soprattutto nel cuore. Nel fegato, nello stomaco...Sembra quasi il mio pc che macina e traffica in continuazione. Mi sono anche chiesta se sono pazza. E mi sono chiesta cosa distingue una matta vera da una matta normale. Io credo di essere una matta normale. Forse più che di una fata madrina avrei bisogno di un analista. No dai scherzo :)
Magari ho solo un difetto di fabbricazione nel cervello. Produce pensieri e non li metabolizza. li lascia li a macerare. Si sono dimenticati di mettere la valvola si sfogo. CAzzo si sono dimenticati di assegnarmi troppe cose quando sono nata.

Mi ricordo che una volta da piccola ero con mia sorella, e dovevamo aspettare i miei che erano andati a prendere le chiavi della casa in affitto al mare. Mia sorella per ammazzare la noia schiacciò diverse formiche. E io piansi tanto. Piansi come una bambina. Beh in realtà ero una bambina. Piansi tantissimo, mi immaginavo le povere formiche che non trovavano più le loro amiche, mamme o figlie. Allora feci un funerale coprendo tutto con le foglie. E piansi ancora.

giovedì, settembre 06, 2007

- 9 mesi all'estate

In questi giorni sto andando avanti buttando sempre un occhio nello specchio retrovisore. Non so forse la vespa mi ha condizionata un pò, tant'è che l'altro giorno ero in bici e continuavo a guardare sopra la mia mano sinistra prima di superare, oltre a impigliare i pantaloni nel portaborraccia rotto e rischiare di cadere almeno una decina di vole, fino a dover arrotolare i pantaloni alla Sampei.
Comunque era una cosa metaforica. Nel senso che vado a vanti ma guardo indietro. Credo di avere la crisi dei 26 anni e otto mesi. Sento la responsabilità, ma la respingo. E' come se fossi in una stanza dove tutte i miei pensieri sono sopesi in aria, tutte le mie cose da fare sono li a galleggiare nel vuoto. E io sono al centro di questa stanza piena di cose gelleggianti e le scanso, ci vado a sbattere ma non vedo cosa sono. Come nel cartone "la spada nella roccia" quando merlino fa le valigie per andare via. E' tutto li in aria.
Credo sia colpa del fatto che dopo che passi 15 giorni con a tua disposizione tantissimo spazio, scale, corridoi lunghi, stanzoni, refettorio, un parco immenso, quando non hai orari, se non per la colazione il pranzo e la cena, rientrare nella normalità sia un impresa.
Vorrei spiegare cosa significa vivere per 15 giorni a Villa Figoli, ma in questo momento non credo di capire nemmeno io quello che sto scrivendo. Ogni tanto torno indietro a leggere perchè dallo specchietto le scritte al contrario sono un casino.
E' vero, Villa Figoli è magica. Forse è un pò l'atmosfera da "casa del Grande Fratello d'altri tempi" che frega. E' una villa piena di passaggi segreti. Per arrivare in una zona dela villa puoi passare da dieci posti diversi. Di notte le porte sbattono, ti trovi di fronte un gatto nero (spifferi) e non puoi gridare se no svegli tutti.
Senti la presenza del conte e della contessa.
Nella mia camera, ho scoperto dietro l'armadio la cassaforte dei conti.
Non ho dormito per una settimana. Colpa della mia fervida fantasia.
Bentornata normalità. Quando riparti?

lunedì, settembre 03, 2007

Postvacanze.




Torno a scrivere due righe.
In questo periodo ho talmente tante cose da scrivere che non riesco a dire niente. Come quando incontri una persona che non vedi da tanto tempo, vorresti raccontarle tutto e invece il più delle volte si finisce per stare zitti in silenzio.

Questo ultimo periodo è stato intenso, tanto che ieri sera mi sentivo come l'ultimo giorno delle vacanze estive prima di riprendere la scuola. Erano un po' di anni che non provavo quella sensazione. Ieri sera, in treno, pensavo quanto è bello viaggiare, quanto passerei più ore a guardare fuori dal finestrino il paesaggio che cambia e al fatto che solo alla fine di quest'estate ho iniziato a viverla con lo spirito giusto. Come ogni anno mi riprometto un sacco di cose, perché per me è con l'autunno che arriva l'anno nuovo.

Gli ultimi due weekend ho raggiunto Patty ad Arenzano. Nonostante ogni anno dicessi “questo è l'ultimo che lavoro in colonia” ci tornavo sempre. Quest'anno per forza non ci sono andata. Però la colonia mi ha richiamata a sè come una calamita. Sarà colpa di Patty che l'anno scorso ha pensato bene di soffocare e impiccare una Barbie Medioevo© con un sacchetto di plastica e ripetendo “Sono lo spirito della contessa..” si aggirava per lo studio del conte. Da li, la maledizione. Meglio di un film. Si potrebbe raccontare di tutto della colonia ma forse nessuno capirebbe.

Mi piace stare in centro città. Non ci ho mai vissuto e forse per questo la vedo con occhi diversi.

Adoro la pausa caffè. C'è un bar con le caramelle Leone, i wafer Fiat e i bombi, quelli di zucchero che mangiavo da bambina. I bottoncini colorati.. Quando esci dall'ufficio vieni travolto da una luce intensa. Dicono che ci vogliano 30 secondi ad abituarsi alla luce e alcuni minuti al buio. Io devo lavorare all'aperto, probabilmente tra dieci anni sarò a zappare la terra e a curare le ortensie oppure imbarcata con Greenpeace. Sempre abbronzata.