giovedì, gennaio 31, 2008

De gustibus

Mia mamma mi diceva di non toccarmi la testa appena sveglia se volevo ricordare i sogni. Di solito cerco di ricordarmi perchè sogno un sacco, ma al mattino appena sveglia, non riesco a ricordarmi tutte ste cose. Quindi la prima cosa che faccio è toccarmi la testa.
Ieri stavo pranzando a casa dei miei (inizio ad abituarmi a dire così), quando a un certo punto, al pronunciare di una parola da parte di mio papà, ho avuto un momento di isolamento spaziale e sono stata proiettata dentro al sogno della notte prima. Vedevo la mia casa in bianco e nero, anche mio papà che in quel momento mi stava parlando, e io, invece, dentro al mio sogno a colori. E' stato allora, che con gli occhi socchiusi e una mano sulla testa, il mio sorriso è diventato uno dei sorrisi più grandi che io abbia mai fatto.
Ero a un concerto. Anzi, il Concerto, ma questo l'ho realizzato dopo. Ho dei flash, ma ricordo perfettamente le emozioni provate. Un corridoio lunghissimo e in fondo il palcoscenico rosso scuro. C'erano tante ragazze. Poi sono salita sul palco. Il cantante mi ha teso la mano e con lo sguardo sono risalita, dalla mano al braccio...alla spalla...al collo e finalmente il volto.
Ero emozionatissima e senza parole. Lui mi ha abbracciata, proprio come fanno i cantanti con i fan e mi teneva lì vicino a lui. Era alto, con le spalle larghe. Sento ancora il suo abbraccio forte. Poi ha iniziato a cantare insieme a un altro cantante biondo che però non ricordo chi era perchè la bellezza del mio cantante oscurava tutto. Avrei voluto dirgli un sacco di cose, ma lui doveva cantare, giustamente. Nel sogno però non sentivo le canzoni, solo la voce. E' una cosa strana ma è così. Alla fine era un sogno. Mi ha pure chiesto una pastiglia per il mal di testa, che stava male poverino.
Poi l'invidia delle ragazze rimaste sotto. Si chiedevano come mai io potessi stare lì. Dicevano che non era giusto, con la stessa cattiveria che avevano le mie compagne di scuola quando io prendevo i voti più alti dei loro. E io stavo lì fiera, abbracciata al Mio cantante. E ho anche pensato "Fanculo oche di mmerda" con la stessa cattiveria con cui lo dicevo sottovoce alle mie compagne. Ma forse non l'ho solo pensato. Devo averlo detto.
Non ricordo com'è finito il sogno.
Quando ho riaperto gli occhi ero ancora a tavola. E con me, il mio sorriso perchè sentivo ancora le sue braccia sulle mie spalle.
Poi un sospiro e il ritorno violento alla realtà con un boccone di broccoli.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ti aiuterò a superare il tuo trauma.
dovessimo ricontattare tutte le tue compagne

Anonimo ha detto...

Patty, il titolo "De gustibus" non c'azzecca niente con quello che hai scritto dopo...o forse non ho capito niente di quello che hai scritto dopo...insomma per ulteriori spiegazioni contattami :)
Perany.

the muffin woman pat ha detto...

mela,
il cantante è Max Pezzali.
:)

Punzy ha detto...

Devo provare questa cosa della mano sulla testa..anche io sogno moltissimo...

Anonimo ha detto...

Oddio...ma è orribile!!! ;)perany

Anonimo ha detto...

scema. ti bandirò dal blog. non ti permettere.
anzi potresti redimerti offrendomi un film di blockbuster:D:D:D:D