martedì, febbraio 05, 2008

Bozza

Ieri ho scritto la mia prima pagina del Grezzo Book. Il Grezzo Book è un quaderno fatto coi fogli di carta da pacchi a quadretti rossi. Si scrive bene, solo che poi ero scomoda nel mio letto e così mi sono addormentata a pancia in giù, sul GrezzoBook. Non so se ci sarà un seguito. La mia camera è piena di quaderni iniziati e mai finiti. Ovviamente non vi dirò cosa ho scritto, perchè scrivere su un foglio è diverso che scrivere sul computer. Dico solo che ero seduta sul letto, stavo lavorando a maglia, guardando un programma inutile di politica, mentre sorseggiavo la tisana "Dolce notte", che, come al solito, mi ha tenuta con gli occhi sbarrati fino alle 02.00. Io non so perchè mi ostino a farmi le tisane o la camomilla che so che non mi fanno dormire. Così sono stata in compagnia dei miei pensieri fino a tardi.
Volevo fare un bilancio della mia vita, ma i miei pensieri spaziano troppo e sono passata dagli scout, all'arredamento della camera, ai muri tutt'ora bianchi senza quadri, al senso di soffocamento che mi provoca stare in casa, al fatto che è da 27 anni che affaciandomi alla finestra, (ma no facciamo 20 dai, alla fine avrò iniziato ad affacciarmi a 7 anni) vedo sempre lo stesso palazzo marrone e beige. Brutto. Un paio di giorni fa mi sono accorta che riesco a vedere anche uno scorcio di collina. Ero tutta felice, non ci avevo mai fatto caso.
Ma non basta a farmi apprezzare il posto in cui vivo.

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